Teleriabilitazione: far fronte alle difficoltà e trarre vantaggio dagli imprevisti

Quello che stiamo vivendo è un periodo difficile, che ci ha spinti a stravolgere completamente le nostre abitudini, ad abbandonare la nostra zona di comfort e in alcuni casi anche a rinunciare a progetti cui abbiamo lavorato a lungo e con impegno.

Come spesso succede quando avviene un cambiamento, non eravamo pronti ad affrontarlo. Però piano piano abbiamo imparato ad adattarci a questo nuovo modo di vivere e a trovare strategie per affrontarlo al meglio.

Ed è proprio in quest’ottica che ho iniziato a modificare, rinnovare e migliorare il mio modo di lavorare, proponendo ai miei pazienti una modalità di trattamento che non avevamo mai sperimentato prima: la teleriabilitazione.

Ne avevo già sentito parlare: alcune colleghe la utilizzavano e avevo letto alcuni articoli scientifici al riguardo. Ma con la tipica diffidenza con cui si guarda tutto ciò che è ignoto, non ho mai osato approfondire troppo questo argomento. E invece… Galeotta fu la quarantena!

Nella prima fase di lockdown ho interrotto tutte le attività con i pazienti, ma presto la preoccupazione per le situazioni lasciate in sospeso e il senso di impotenza che ne derivava, mi hanno spinta a cercare una soluzione alternativa ed efficace. Quindi ho avviato un’approfondita ricerca, per comprendere meglio quali fossero le indicazioni fornite dalla letteratura scientifica.

I riferimenti trovati sono numerosi, di seguito riporto i link dell’ASHA e della FLI che hanno fornito linee guida chiare e complete rispetto a questo argomento:

https://www.asha.org/Practice-Portal/Professional-Issues/Telepractice/

https://fli.it/wp-content/uploads/2020/04/Linee-di-indirizzo-FLI-CdA-Logopedisti-27-aprile-2020-con-allegati-vers2.pdf

Quindi, direte voi, cos’è questa teleriabilitazione?

La teleriabilitazione è una modalità di trattamento logopedico che consente di erogare un intervento a distanza. È particolarmente indicata in questo preciso momento storico perché permette di garantire continuità assistenziale in sicurezza rispetto al contagio da Covid-19 e, allo stesso tempo, l’efficacia del trattamento. Tutto ciò può avvenire grazie a piattaforme interattive, programmi di teleconferenza, software dedicati e app per smartphone e tablet.

Le terapie a distanza possono avvenire in modo sincrono, quando il terapista lavora direttamente con il bambino, o asincrono, quando fornisce i materiali e ne addestra all’uso. In quest’ultimo caso potrebbe essere necessario l’invio di video o filmati affinchè il logopedista possa verificare il corretto svolgimento delle attività e monitorare gli eventuali miglioramenti. In alcuni casi le due modalità possono essere combinate.

Come ho sempre sostenuto, la collaborazione della famiglia è fondamentale per il successo terapeutico e, in questo caso è addirittura indispensabile. Nella terapia a distanza, emerge la centralità del ruolo del genitore. Ed è proprio questo elemento, insieme alla valorizzazione del setting domestico, a rendere la teleriabilitazione una risorsa preziosissima.

Purtroppo tutto questo non basta, infatti, oltre ad una buona alleanza terapeutica è necessario avere i mezzi per poter accedere a questo servizio: connessione ad Internet, disponibilità di un computer con webcam, app predisposte alla videochiamata, setting appropriato.

La proposta dell’intervento e con quali modalità spetta al terapista e va valutata in base al singolo caso.

Insomma, ancora una volta, un evento spiacevole, si è trasformato in un’opportunità.

Spero di aver fatto chiarezza rispetto alla teleriabilitazione e alle sue potenzialità.

Come sempre, scrivetemi per commenti, domande, curiosità o anche solo per condividere le vostre esperienze. (info@logopedistavaleriadacci.it)

Attività da fare a casa per stimolare il linguaggio

In questo periodo particolarmente difficile l'impegno che ci è richiesto per limitare la diffusione del Virus è quello di stare a casa. Sembra banale, ma per un genitore può diventare molto impegnativo, soprattutto se si è a corto di idee e di proposte per i nostri bambini. 

Fin'ora, nonostante fosse sulla bocca di tutti, ho preferito non esprimermi sull'argomento Coronavirus, in quanto ritengo di non avere competenze in merito. Al contrario, le autorità hanno giustamente diffuso consigli, informazioni e indicazioni e, proprio per questo, invito a consultare il sito del Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it//portale/nuovocoronavirus/dettaglioOpuscoliNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=443 
L'associazione "Save the Children" ha condiviso un elenco di interessanti e utili consigli per i genitori sulla gestione della routine e delle lunghe giornate trascorse in casa.
https://www.savethechildren.it/blog-notizie/chiusura-delle-scuole-6-consigli-i-genitori-al-tempo-del-coronavirus
Un altro articolo molto interessante è quello condiviso da "Autismocomehofatto", che fornisce alcune strategie chiare e semplici per aiutare i bambini con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie ad accettare e gestire i cambiamenti di questo periodo.
https://autismocomehofatto.com/2020/02/23/suggerimenti-per-aiutare-le-persone-autistiche-a-gestire-le-emergenze/?fbclid=IwAR0HTcFCjNEsIq7lMiK6DjJu5W9YzqMGuebFen5TB6Iq4p9RDmFlBGOEby8
Infine, L'Ospedale Policlinico di Milano ha realizzato un libretto intitolato "Storia di un Coronavirus" per aiutare le famiglie a parlare di Coronavirus ai bambini.
https://www.policlinico.mi.it/uploads/fom/attachments/pagine/pagine_m/78/files/allegati/542/storia_di_un_coronavirus__illustrata.pdf
Come abbiamo visto, le risorse ad oggi sono tante, ma l'interruzione delle attività spaventa ancora molto.
Personalmente, quando ho comunicato ai miei pazienti e alle loro famiglie la sospensione delle sedute in via precauzionale, ho letto sul volto di molti, oltre al sollievo e alla comprensione, molta preoccupazione rispetto a questa "pausa a tempo indeterminato".
Dopo aver spiegato che non si tratta di un vero e proprio abbandono, poichè continuerò a seguire indirettamente il percorso di ogni singolo paziente, attraverso un supporto telefonico, video e consulenze online, ho sentito il bisogno di suggerire idee utili e stimolanti, non solo alle famiglie dei bambini che stanno svolgendo un percorso logopedico, ma a tutti quei genitori che hanno voglia di proporre ai propri bambini attività costruttive, allontanandoli dall'allettante, e a volte rischioso, mondo dei videogiochi.
Confrontandomi con molti genitori, ho potuto constatare che le maggiori difficoltà non derivano tanto dalla ricerca di giochi e attività, poichè viviamo in un'epoca in cui Internet e i Social Network ci bombardano di stimoli, ma la difficoltà sta proprio nel selezionare quelle giuste o reperire i materiali per realizzarle.
Per questo le mie proposte saranno davvero semplici e di facile realizzazione: ecco alcune attività "carta-matita", che possono essere svolte ovunque in modo ecologico perché non richiedono l'utilizzo di molti materiali, ma possono essere coinvolgenti e sicuramente utili dal punto di vista didattico.

  • Sicuramente è sempre apprezzato da tutti il gioco dell'impiccato (si lasciano solo gli spazi corrispondenti alle lettere della parola e piano piano si prova a completare indovinando, un pezzettino alla volta, le lettere che la compongono fino ad arrivare alla parola intera).
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  • Un altro grande classico è "Nomi, cose, città", in cui selezionando una lettera diversa per ogni turno bisogna cercare di trovare una parola che inizi con la lettera stabilita per ogni categoria scelta in un periodo di tempo limitato.
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  • E' arrivato un bastimento carico carico di... Molto simile a "Nomi, cose e città" è il gioco delle fluenze verbali. Si punta il timer o si utilizza una clessidra e si prova, prima che finisca il tempo, a scrivere più parole possibili che iniziano con una determinata lettera.

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  • E' arrivato un bastimento carico carico di... Come nel gioco precedente, prima dello scadere del tempo si cerca di scrivere un numero di parole, appartenenti ad una determinata categoria, superiore a quello dell'avversario.
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  • "Indovina chi? Fai da te". Per i più grandi si può fare con le parole, mentre per i più piccoli si utilizzano immagini disegnate o stampate (per esempio animali oppure frutti). Nella versione più difficile si pesca una parola senza mostrarla all'avversario: l'obiettivo è quello di indovinare la parola scelta dall'altro giocatore facendo domande riguardanti ad esempio la lettera iniziale (Es: "Inizia con la P?"), il numero di sillabe (Es: "Ha tre sillabe?"), il numero di vocali in essa contenute (Es: "Ha due vocali?") o il suono finale (Es: "Fa rima con Bottone"). Nella versione semplificata si pesca un'immagine e si cerca di indovinare quella dell'avversario. Le domande possono essere varie (Es: "E' un'animale che vive nella savana?", "Ruggisce?", "E' carnivoro?", "Vola?" oppure nel caso dei frutti: "Cresce sugli alberi?", "E' rosso?", "Ha la buccia?"
Come sempre queste sono solo alcune proposte, ma le idee migliori nascono dal confronto! Quindi fatemi sapere cosa ne pensate, se avete messo in pratica qualche attività o se ne avete create altre!

Chi è il Logopedista? Facciamo chiarezza!

Mi capita spesso di dover spiegare in cosa consiste il mio lavoro.
Si tratta di una professione relativamente giovane e non ancora nota a tutti.
Anche se il nome può trarre in inganno, il logopedista non è il professionista che cura i piedi! Il termine "Logopedia" deriva dalle parole greche logos”discorso” e paideia “educazione”.
Per rendere questo concetto un po' più semplice e chiaro ho deciso di rispondere, attraverso un breve articolo, alle domande più frequenti che mi vengono poste.
  • "Il logopedista lavora solo con i bambini?"
Assolutamente no. L'intervento logopedico può essere rivolto a pazienti di tutte le età. Ovviamente le patologie, gli obiettivi terapeutici e le metodiche in età evolutiva, adulta e geriatrica sono molto differenti tra loro.
  •  "Di quali patologie si occupa il logopedista?"
Gli ambiti in cui può operare il logopedista sono molti: questa figura professionale si occupa infatti di disturbi del linguaggio, dell'articolazione, della comunicazione, dell'apprendimento, della voce, della deglutizione e della respirazione
  • "Qual è il percorso di studi previsto per diventare logopedista?"
Per poter svolgere la professione del Logopedista è necessario conseguire la Laurea in Logopedia e superare l'Esame di Stato abilitante. 
  • "In quali ambiti può lavorare il logopedista?"
Il logopedista svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
  • "Esistono leggi o codici che definiscano le competenze e i doveri inerenti la professione del logopedista?"
Il Codice Deontologico, approvato dalla Federazione Logopedisti Italiani il 13.2.1999:  https://fli.it/chi-siamo/codice-deontologico/
Il Profilo Professionale del Logopedista, definito dal Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n. 742: 
https://fli.it/2005/04/21/profilo-professionale-del-logopedista/

Giornata Europea della Logopedia 2020: I Disturbi Specifici dell'Apprendimento

Ogni anno, il 6 marzo, ricorre la Giornata Europea della Logopedia. 
L'obiettivo di questo evento è la promozione della figura del logopedista e la divulgazione scientifica rispetto a temi di interesse logopedico.
Per quest'anno il tema scelto è quello dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
Il termine Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) definisce una condizione clinica evolutiva legata alla difficoltà di acquisire una o più abilità scolastiche. 
In particolare i ragazzi con DSA possono manifestare fragilità nella lettura, nella scrittura o nel calcolo.
Per fornire informazioni a genitori, insegnanti e professionisti della salute riguardo i Disturbi Specifici dell’Apprendimento ho creato un opuscolo in  collaborazione con la Federazione Logopedisti Italiani:

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Per avere la versione in PDF o maggiori informazioni sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento, compila il form che trovi nei contatti o invia una mail al seguente indirizzo: info@logopedistavaleriadacci.it

SOS Natale: idee-regalo in età scolare

Dopo aver condiviso idee e spunti interessanti per i bimbi più piccoli nello scorso articolo, è il momento di pensare ai grandi. Come distogliere la loro attenzione dai soliti videogiochi? 
Ecco alcune proposte per catturare il loro interesse in modo costruttivo:

Forza 4



Utile per sviluppare strategie, allenare l'attesa e la pianificazione. Lo scopo del gioco è quello di allineare consecutivamente 4 gettoni dello stesso colore in senso orizzontale, verticale o in diagonale.

Indovina chi?

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Stimola le abilità di analisi e confronto, il ragionamento e il lessico. Vince chi riesce a indovinare il personaggio misterioso attraverso domande chiuse (con risposta sì/no)
Uno
uno migliore gioco scatola
Aiuta ad allenare l'attenzione, il ragionamento, il confronto e le abilità matematiche di base. L'ideale per condividere momenti divertenti con tutta la famiglia!

Taboo
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Utile per l'ampliamento lessicale. Presente anche nella sua versione Junior.

Dixit

Un gioco originale e coinvolgente che stimola la fantasia e le abilità linguistiche.

Labirinto

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In questo gioco sono fondamentali la pianificazione, le abilità visuospaziali e l'attenzione. Ne esistono moltissime versioni e piace davvero a tutti!

Anche in questo caso ho inserito solo alcune delle numerose attività e proposte per l'infanzia, resto comunque a disposizione di chiunque volesse maggiori informazioni e accetto volentieri pareri e idee!